sabato 12 settembre 2009

Quella volta ad Amsterdam

Nell'estate del 2001 visitai la bella città di Amsterdam, una sorta di Venezia olandese, solo molto più viva e in continuo sviluppo. Che dire? Un luogo dove pensai anche seriamente di andare a vivere (certo, c'è il problema delle lingua da non trascurare...), vivibilissimo, con trasporti pubblici efficientissimi, piste ciclabili ovunque, bar straordinari. E poi l'architettura: praticamente è il paradiso dell'architettura moderna, ormai assimilata da almeno 50 anni (in Italia si zoppica ancora, nel bene e nel male).
Mi accorgo ora, recuperando disegni di quel viaggio, che disegnai solo le case tradizionali e invece feci un centinaio di foto a quelle moderne.
La differenza tra questi due sketches è dovuta al soggetto e allo strumento: pennarello di spessore gneroso nel primo caso, pennarello sottile nel secondo.
Purtroppo non ho disegnato il panino con le aringhe marinate nell'aceto: uno spuntino tipico che vi consiglio, come non dovreste perdere un panino al lampredotto a Firenze, o una granita con la brioche a Catania.

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